In base ai dati forniti dalla Ragioneria dello Stato nel 2007, la spesa pubblica che concerne l'assistenza continuativa ai disabili e alle persone anziane non autosufficienti è complessivamente pari a 17,3 miliardi di € corrispondente all’1,13% del PIL così suddivisa sul PIL:
• spesa sanitaria per disabili e anziani pari al 0,46% (assistenza residenziale, assistenza semiresidenziale, assistenza ambulatoria, assistenza presso il domicilio e l’assistenza per il lungo ricovero);
• Indennità di accompagnamento per disabili e anziani pari al 0,54%;
• spesa per l’assistenza fornita dai comuni pari allo 0,13%.
Nell’ambito dei dati forniti per la spesa pubblica relativa all’assistenza continuativa per i disabili si puntualizza che non è stata analizzata la spesa per i pazienti cronici anziani che usufruiscono dei servizi sanitari ospedalieri, molte volte con utilizzo non proprio appropriato; essi riguardano tra il 20% e il 25% dei ricoveri uguale ad almeno un punto di percentuale del PIL: per cui nel caso in cui venisse preso in considerazione anche tale spesa si può arrivare alla conclusione che ¼ della spesa sanitaria e socio sanitaria-assistenziale sia collegata alla cronicità e alla non autosufficienza.
La ripartizione della spesa pubblica per costituente di spesa, mette in risalto un aspetto di massimo rilievo: la spesa che riguardano le indennità di accompagnamento, bonus, voucher è quasi la metà dell’importo complessivo totale e corrispondente alla cifra della spesa per servizi residenziali e per i servizi domiciliari.
È chiaro, quindi, come le risorse connesse all'indennità di accompagnamento, per l’assistenza al disabile o anziano quelle legate al volontariato, costituiscono il perno portante nella conduzione assistenziale dell'anziano o disabile, poiché rappresentano un ammortizzatore sociale eccezionale ed efficace in grado, in alcune Regioni, di ovviare ai deficit dei servizi pubblici specifici.
Nessun commento:
Posta un commento