Nel nostro Paese, specialmente nelle Regioni del Sud e delle Isole, è consuetudine che ai previsti servizi di assistenza agli anziani e alle persone disabili forniti dalle strutture pubbliche si affiancano quelli forniti direttamente dai familiari conviventi e non.
La rilevanza del compito di carattere assistenziale offerta direttamente dalla famiglia al disabile o alla persona è inoltre fondamentale anche in prospettiva dell’opportuna assegnazione dei servizi assistenziali a favore del disabile o della persona anziana non autosufficiente.
In particolare l’importanza dei familiari nella gestione dei servizi di un parente disabile o anziano è finalizzata alla ricerca e all’attivazione dei medesimi servizi assistenziali che vanno dal riconoscimento della invalidità civile e dell'indennità di accompagnamento da richiedere all’Inps, al disbrigo delle pratiche per avere l'accesso ai servizi sanitari offerti dalle strutture della AsI, ai servizi sociali offerti dalle amministrazioni comunali.
Non sempre però la ricerca e l’attivazione dei servizi di assistenza per i disabili risulta agevole per gli stessi familiari, visto che la diversità di valutazioni delle strutture pubbliche e locali a livello regionale non permette di ricostruire a livello nazionale un quadro omogeneo dei profili della non autosufficienza. In ambito nazionale nazionale il progetto Mattoni progettato dal Ministero della Salute già nell’anno 2002, costituisce un passo decisivo per poter arrivare nel breve periodo all’evoluzione di un sistema di lettura della condizione di non autosufficienza nel nostro Paese.
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